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PHALAENOPSIS

Gruppo di PhalaenopsisLe Phalaenopsis sono sicuramente le più leggiadre tra le orchidee che hanno maggiore diffusione. Già il nome, che significa "simile alla farfalla", fa capire quale sia l'eleganza e la delicatezza di queste "figlie dell'aria".
Le Phalaenopsis sono monopodiali, con fusti che hanno poche foglie ovali, generalmente larghe, disposte simmetricamente, di grandezza variabile a seconda delle specie dai 7/8 cm fino a quasi un metro, e possono essere sia di colore verde uniforme che con macchie di colore grigio-argento. I rami fiorali nascono dallephalaenopsis ibrido ascelle delle foglie e sono generalmente ricadenti. Portano diversi fiori (da 5/6 fino ad un centinaio) che si possono aprire contemporaneamente o uno per volta in lenta successione. Le Phalaenopsis possono fiorire in qualsiasi momento dell’anno e piante ben coltivate possono rimanere in fioritura continua, sia emettendo nuovi racemi, sia rifiorendo dai rami sfioriti, che quindi vanno tagliati appena sotto al nodo del primo fiore.

Il genere si divide in due gruppi principali, uno con il labello che si divide in due filamenti finali, e l'altro con il labello più semplice e spesso con fiori più piccoli.
La maggior parte degli ibridi moderni a fiore grande derivano dalle specie del primo gruppo, soprattutto dalla P. amabilis bianca con 5-6 fiori che si aprono in veloce successione, dalla P. stuartiana che produce rami portanti anche un centinaio di fiori, e la P. schilleriana dai toni rosati, anche se spesso sono presenti nella linea genetica alcune specie del secondo gruppo, phalaenopsis ibridocome la P. pulchra, la P. violacea, la P. lueddemanniana o la P. mannii per dare ai fiori una maggiore consistenza o tonalità di colore dal verde al giallo al porpora.

Le Phalaenopsis vogliono temperature calde, luce tenue e innaffiature abbondanti. Il composto non deve mai rimanere asciutto a lungo, anzi, le Phalaenopsis amano avere le radici sempre umide, quindi senza nessunPhalaenopsis parishii periodo di riposo. Le temperature dovrebbero rimanere calde tutto l’anno, con minime invernali intorno ai 16/18°. Anche l’umidità ambientale dovrebbe rimanere costante su livelli medio alti. Occorre quindi una buona ventilazione per combattere le malattie legate all’alta umidità, come marciumi e funghi. I vasi non dovrebbero mai essere di dimensioni eccessive, anzi sarebbe meglio tenerli sottodimensionati.

Da tenere in casa per gran parte dell’anno, quindi, queste orchidee vanno fertilizzate poco e possono dare grandi soddisfazioni a patto di fornire loro luce abbondante ma indiretta (è possibile anche l’illuminazione artificiale con lampade o tubi al neon tipo gro-lux) e il caldo che richiedono. Ricordiamoci sempre di fornire loro anche l’umidità aggiuntiva che in inverno, con il riscaldamento, tende a calare inesorabilmente.

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© Giulio Farinelli 1997-2005