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L'importanza della giusta luminosità


foglie larghe e variegate: poca luceCome abbiamo detto, la maggior parte delle orchidee tropicali, sono epifite, ossia vivono sugli alberi per riuscire a raggiungere la luce del sole. In realtà, le varie specie si sono specializzate a vivere in determinate "fasce" di altezza, dal livello del suolo fino alle fronde più alte che possono arrivare anche a 50 metri dal terreno.

Quindi abbiamo piante che amano luce tenue e diffusa (quelle terrestri e dei livelli più bassi), quelle che invece gradiscono una luce più viva anche se filtrata dal fogliame (nei livelli medi) e quelle che si trovano bene con la luce diretta del sole equatoriale (nei livelli più alti).

Il nostro problema è come distinguere le une dalle altre. In realtà già osservando le foglie si può capire molto di cosa amano. Ad esempio foglie larghe, plicate, di colore verde intenso, tassellate o marmorizzate indicano che le piante vogliono poca luce. Invece foglie dure, coriacee, di colore verde giallognolo, strette o più o meno cilindriche indicano condizioni di luce più intensa, anche se le eccezioni a queste "regole" sono, come al solito, motissime . Facciamo comunque degli esempi:

foglie cilindriche: molta luce

le Phalaenopsis hanno foglie carnose, larghe e di colore verde intenso, a volte tassellate e vogliono poca luce (massimo una due ore di luce diretta la mattino);

le Cattleya hanno foglie di media larghezza, piuttosto coriacee, rigide e vogliono una buona illuminazione, con qualche ora (non nella parte più calda della giornata) di sole diretto;

le Vanda hanno foglie nastriformi o cilindriche, color verde chiaro, rigide e coriacee ed amano il pieno sole senza ombreggiature.

Per la coltivazione alle nostre latitudini (con il sole meno "efficiente") dobbiamo ricordarci che anche quelle che vogliono meno luce, vanno messe in posizioni luminose (per i nostri standard) e quindi vicino a finestre meglio se esposte a est sud-est.

Come sapere se la luce è giusta?

Le nostre piante manifestano vari sintomi di malessere dovuti ad una scorretta esposizione.
Se la luce è troppo poca, le piante crescono stentate, spesso flosce, con le foglie che si allungano in maniera abnorme (eziolatura) e spesso non fioriscono affatto. Le foglie assumono una colorazione di un verde molto più scuro del normale. Così non va bene.
Se la luce è troppa, le foglie diventano giallognole, a volte con delle "bruciature" che si presentano come delle secche macchie nere contornate di giallo. Anche in questo caso la crescita è stentata e le piante difficilmente fioriscono, in quanto la clorofilla è bruciata e la pianta non riesce a fare la fotosintesi.
Per contro, il sicuro segno di una corretta esposizione, sono fioriture belle ed abbondanti. Se la vostra pianta preferita cresce 'bene' ma non fiorisce, non andate a dare la colpa alle concimazioni, quasi sempre dipende dalla luce.

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© Giulio Farinelli 1997-2005