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Il forum delle Orchidee
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MessaggioInviato: 30 mag 2007, 23:19 
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Ok fil, se dici che c'è anche di libera vendita ti credo sulla parola...
Per il resto concordo, dopotutto si diceva cose non così diverse: ho solo ampliato il discorso perchè, nel caso qualcuno si trovasse in futuro a leggere il post, non pensasse di affrontare anche le cociniglie a scudetto con gli stessi prodotti delle cotonose.

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MessaggioInviato: 31 mag 2007, 11:24 
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Messaggi: 2679
Località: Marigliano (NA)
Be allora passiamo la discussione sulla cocciniglia a scudetto. Io ho una lycaste skinneri che da fine estate mi ripropone questo problema. Ogni volta ho solo provveduto a rimuovere gli scudetti con un cotonfioc imbevuto nell'alcool (non vi dico la soddisfazione di quando le portavo via e le immergevo in alcool :fire: ). Anche ieri ho ripetuto l'operazione . Ma come si fà a debbellarle definitivamente. E' solo questa pianta ad averne.


Emilia


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MessaggioInviato: 31 mag 2007, 11:34 
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Emilia, ti liberi con confidor
Pompeo


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MessaggioInviato: 31 mag 2007, 12:40 
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Ronin ha scritto:
1) è attivo solo contro le neanidi, agli adulti (di quelle scudettate) non fa nulla se non associato ad olio bianco, e l'olio bianco ha anche controindicazioni notevoli d'estate;
[..]
In ogni caso anche il buprofezin funziona bene, a patto di usarlo nel modo giusto (cioè al momento giusto) e con l'avvertenza che è quasi solo, così come il clorpyrifos, un contatticida, senza cioè alcuna azione sistemica (il buprofezin è solo parzialmente citotropico, ma non so se nelle orchidee lo sia vista la struttura fogliare di molte).


Personalmente posso solo confermare l'efficacia di entrambi i prodotti.
Alcune piante (phalaenopsis) che erano veramente ma veramente infestate di cocciniglia cotonosa sono state ripulite alla grande da un unico trattamento di buprofezin. Però bagnando bene tutta la pianta, credo che eventualmente funzioni anche una bella immersione.
Anche il clorpirifos mi sembra decisamente efficace.
Nutro dubbi su quanto sia ancora efficace l'imidaclopidr. A me ha funzionato una volta e poi sulle cocciniglie ha perso qualsiasi efficacia.

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MessaggioInviato: 31 mag 2007, 21:24 
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Giulio.f ha scritto:
Nutro dubbi su quanto sia ancora efficace l'imidaclopidr. A me ha funzionato una volta e poi sulle cocciniglie ha perso qualsiasi efficacia.


Appunto. Ognuno è libero di opinare le esperienze su altre piante da riportare sulle orchidee, ma fatto sta che non ho mai usato l'Imidacloprid per le cocciniglie. Il suo uso è "limitato" ai trattamenti primaverili contro gli afidi, contro cui è molto efficace data la sistemicità e lunga durata nella pianta. Magari le neanidi le ammazza pure, ma non essendo un prodotto indicato e consigliato contro di esse può darsi che non si faccia altro che renderle più resistenti dopo averne ammazzate un pò al primo intervento.
(Pompeo, il Confidor sarebbe proprio a base di questa molecola, quindi vale quanto detto sopra).

Emilia, per le scudettate ripeto che è difficile intervenire sugli adulti perchè il cosiddetto "scudo" di cera che le protegge non lascia passare i prodotti chimici con facilità. La prassi vuole che si intervenga con prodotti idonei contro le cocciniglie nella fase biologica in cui lo scudo delle femmine adulte si apre per lasciar uscire i piccoli che si sono sviluppati al suo interno. In pieno campo è relativamente possibile monitorare le generazioni per capire più o meno quando questo fenomeno si verifica, non sempre ma ci si prova.
Ma in serra tutto cambia perchè con il clima sempre favorevole tutti i parassiti si comportano in modo anomalo e spesso anche molto imprevedibile.
Quindi l'unica via possibile è trattare ogni 15 giorni al massimo nei periodi ipoteticamente più favorevoli alla riproduzione: primavera ed autunno, o per meglio dire quando non fa nè troppo caldo nè troppo freddo.
Ovviamente non è che si può trattare in continuazione, quindi sarebbe più utile aspettare la comparsa degli adulti e partire coi trattamenti da quel momento in poi per almeno 3-4 interventi distanziati di 10, max 15 giorni.

Un ciclo di questo tipo dovrebbe di norma già bastare, male che vada qualche adulto ricomparirà a fine estate e si ricomincia con un secondo ciclo. Se si opera bene e con attenzione nel giro di un anno te le togli di torno, se ricompaiono è di solito per colpa di qualche pianta appena comprata che le ha portate con sè.

Voglio precisare che un prodotto adatto alle cocciniglie è normalmente un pesticida molto efficace anche su quasi tutti gli altri parassiti (le cocciniglie sono fra le bestie più dure da ammazzare assieme al ragnetto rosso).
Quindi se si ha intenzione di fare dei cicli di trattamenti per le cocciniglie è assolutamente inutile fare altri trattamenti per eventuali altri parassiti come afidi, moscerini e vermi vari. Sarà un'ecatombe per tutto ciò che vive sulle piante trattate.
Questo per chiarire che un prodotto chimico non necessariamente è attivo solo sui patogeni indicati in etichetta, e per evitare che la nostra amata passione si trasformi in un incubo tossico.

fil.

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MessaggioInviato: 4 giu 2007, 18:24 
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Fil, solo una considerazione in aggiunta a quanto scritto da te: credo (ne sono quasi certo) che l'imidacloprid sia da almeno un paio d'anni indicato in etichetta anche contro le cocciniglie, tant'è vero che in commercio esiste un formulato in miscela con l'olio bianco, il cui uso in agricoltura è, nei fatti, limitato al trattamento delle forme giovanili delle cocciniglie (e forse anche adulte delle cotonose: ma non ne sono sicuro, non ne ho mai avute).
Come ho appena detto, di cotonose sulle mie piante non ne ho mai avute, ma l'imidacloprid va alla grande sulle scudettate.
Nel caso su ceppi di cotonose resistenti (una delle spiegazioni alla mancata efficacia del trattamento fatto da Giulio, ma non la sola) non funzionasse si potrebbe provare con altri 2 principi attivi: thiametoxam, di cui mi si dice da fonti affidabili un gran bene (anche se non ho avuto ancora occasione di provarlo direttamente) e pymetrozine, che in una prova preliminare da me condotta 2 anni fa (su Kalanchoe sp., una crassulacea) ha eliminato senza danni e senza reinfestazioni la cocciniglia cotonosa ed ora sto testando su una delle specie scudettate (fitotossicità zero, vedremo l'efficacia...).
Entrambi i prodotti, sistemici, sono di libera vendita (ma credo costino un bel po'): il thiametoxam si trova certamente anche in confezioni per uso amatoriale, per il pymetrozine non so dire.

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MessaggioInviato: 6 giu 2007, 10:13 
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ma usiamo le coccinelle e sterminiamole tutte queste maledette cocciniglie, se trovo dove le vendono ne butto una manciata in serra

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MessaggioInviato: 6 giu 2007, 12:19 
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Ronin ha scritto:
tant'è vero che in commercio esiste un formulato in miscela con l'olio bianco, il cui uso in agricoltura è, nei fatti, limitato al trattamento delle forme giovanili delle cocciniglie


Vero, il Confidor Oil, sono già diversi anni che è in commercio.
Però è anche vero che funziona bene per contatto: se applichi solo le parti visibili alle cocciniglie cotonose gli fa un baffo.
Se allora devo pagare l'olio bianco un botto solo perchè c'è dentro anche il confidor (che con le cocciniglie non mi funziona più) allora diventa inutile, anche considerato che l'olio bianco rimane comunque discretamente fitotossico (e homo-tossico) ed è assolutamente controindicato in condizioni di alta luminosità e/o alta temperatura.

Cita:
Entrambi i prodotti, sistemici, sono di libera vendita (ma credo costino un bel po'): il thiametoxam si trova certamente anche in confezioni per uso amatoriale, per il pymetrozine non so dire.


I don't conosc them, but for nau clorpirifos funzion'abbestia quindi i will trai later.

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MessaggioInviato: 6 giu 2007, 12:21 
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Gellus ha scritto:
ma usiamo le coccinelle e sterminiamole tutte queste maledette cocciniglie, se trovo dove le vendono ne butto una manciata in serra


Il problema delle coccinelle è che quando cominciano a scarseggiare le cocciniglie o muoiono di fame o emigrano ed in brevissimissimo tempo ri-sei a capo.

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MessaggioInviato: 6 giu 2007, 12:34 
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si lo so ma vuoi mettere il godimento a vederle sbranare dalle coccinelle :twisted: :twisted: :twisted: :twisted:

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MessaggioInviato: 6 giu 2007, 21:03 
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Gellus, comunque avere i predatori delle cocciniglie non è impossibile.
Anche se si tratta di altri insetti, non parla nessuno di coccinelle (usate invece per gli afidi). Almeno non della coccinella comune rossa a punti neri. Ce ne dovrebbero essere alcune parenti, ma mi pare che mangino solo le neanidi e le uova. Altri insetti invece sono molto più aggressivi perchè si spostano più rapidamente delle coccinelle, ma in materia non sono ferratissimo.
Così su due piedi non saprei darti i nomi e gli indirizzi delle aziende che li "producono" ma nel centro-nord Italia ce ne sono diverse, una se ricordo bene dalle parti di Bologna molto grossa.
Gli insetti predatori vengono venduti in confezioni in numero variabile in base alla specie, il calcolo di quanti esemplari vanno liberati si fa in base alla metratura della serra ed in base alla concentrazione della coltura/parassita.
Le confezioni poi vengono anche spedite comodamente al compratore via corriere espresso.
Il tutto ha un suo costo che non è certo basso, e poi bisogna mettersi in testa che se si decide di percorrere questa strada si deve perseverare ocn una linea di azione molto precisa: basta un qualunque trattamento chimico per rompere l'equilibrio che si cerca di stabilire.

Non è così semplice come sembra, i risultati con la lotta biologica di cominciano a vedere dopo un pò di tempo.
Zelinda ha fatto una prova un paio di anni fa contro le cocciniglie ma non è andata bene. Se ricordo le consigliarono un coccinellide di cui mi sfugge il nome...la cocciniglia ha continuato a vivere indisturbata e di quegli insetti liberati nemmeno l'ombra.

Personalmente preferisco un bel trattamento chimico e via.

fil.

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MessaggioInviato: 7 giu 2007, 8:48 
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filippo ha scritto:
Gellus, comunque avere i predatori delle cocciniglie non è impossibile.
Anche se si tratta di altri insetti, non parla nessuno di coccinelle (usate invece per gli afidi). Almeno non della coccinella comune rossa a punti neri.


Mah, a me sembrava proprio che fossero coccinelle, anzi, a dirla tutta, larve di coccinelle. In pratica non arriva la scatolina con le coccinelle belline a puntolini, ma con dei piccoli bacherozzi che vanno presi e sistemati in qua e là sulle piante :)

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MessaggioInviato: 8 giu 2007, 22:34 
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Località: Rotondella MT
Boh, quella di cui so io è una roba nerastra, che assomiglia vagamente ad una coccinella...
Onestamente mi scoccio a cercare i nomi e controllare :D

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MessaggioInviato: 11 giu 2007, 18:50 
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Località: Lainate (MI)
Ciao, entro per la prima volta in questa sezione dei forum attirata da necessità impellente. Ho appena scoperto che i miei Dendrobium (per ora solo loro) sono attaccati dalla cocciniglia a scudetto. :shock: Da due giorni passo il cottonfioc con alcol ma, per togliermi ogni dubbio, sarei propensa ad un trattamento più energico. Ho letto attentamente tutti i vostri post ma non mi è molto chiaro quale prodotto, alla fine, è meglio comprare. :? Se ho capito bene è meglio cmq indirizzarsi verso un prodotto microincapsulato xchè meno nocivo. Il garden vicino a casa è normalmente ben fornito per cui non avrò problemi a cercare qualcosa di appropriato. Ho una domanda da farvi però: quanto è normalmente grande una cocciniglia a scudetto adulta?
Grazie per l'attenzione e cari saluti a tutti


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MessaggioInviato: 11 giu 2007, 21:30 
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Località: Rotondella MT
Aussie ha scritto:
quanto è normalmente grande una cocciniglia a scudetto adulta?


Dipende dalla specie, normalmente non superano il mezzo centimetro (perlomeno io non ne ho mai viste di più grosse).

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