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 Oggetto del messaggio: Cattleya Aurantiaca
MessaggioInviato: 20 ott 2005, 20:47 
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Iscritto il: 21 ago 2005, 10:54
Messaggi: 456
Località: Bergamo
Un po' di tempo fa (circa un paio di mesi) ho avuto il problema alla spata floreale e ho dovuto aprirla "a mò di baccello" per salvarla.
All'interno ho trovato una "spatina" di circa 4mm bella sana e fin quì tutto OK.
A questo punto però tale spatina non si è più sviluppata!... non solo, ma la pianta è partita decisa con un nuovo germoglio e lo stà sviluppando anche bene.
Oggi la brutta notizia che la spatina si stà seccando leggermente.
Può essere dovuto al fatto che l'ho ritirata in casa troppo presto?

_________________
Ciao Flavio


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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 23 ott 2005, 13:58 
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Iscritto il: 8 set 2005, 20:37
Messaggi: 1922
Località: Rotondella MT
Caro Flavio,
hai ragione a temere qualche problema se la spata secondaria non continua a svilupparsi: se si secca ora che è 4mm direi che è un pò piccolina per garantire una fioritura.
Però non è detta l'ultima, mi è capitato spesso che alcune cattleya abbiano completamente perso sia la prima spata che la seconda e dopo parecchio tempo hanno tirato su ugualmente lo stelo, praticamente "a nudo".
Non credo ci sia una regola ben precisa, se non quella di aprire la spata che si secca per evitare marciume della gemma (cosa che hai fatto già).
Io direi di aspettare finchè la spatina non si secca completamente, poi se ci riesci, viste le dimensioni, prova ad aprirla.

La causa di tutto ciò? Con ogni probabilità gli sbalzi improvvisi di condizioni ambientali (temperatura in primis).

Ciao,
Filippo.


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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 23 ott 2005, 18:36 
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Iscritto il: 21 ago 2005, 10:54
Messaggi: 456
Località: Bergamo
Se lo dici tu, mi fido!... visto la precedente esperienza col D. Kingianum.

A proposito, il K. continua a sviluppare i germogli dalla base degli pseudobulbi, anche se mooolto lentamente... cosa saranno? Nuovi pseudobulbi?

Per adesso sulla spata il secco si è fermato ed è limitato ad una piccola parte, il resto è ancora sano. Non capisco perchè però la pianta sia partita decisa con nuove crescite (addirittura tre!) e la spata si sia fermata. Forse dovevo "farle sentire di più il freddo" lasciandola fuori qualche giorno in più? Coi Cimbydium (serra fredda) per esmpio faccio così e li lascio fuori fino a temp. min. notturne di 4/5 °C. Magari con queste si deve fare lo stesso sia pure con temperature più calde (serra media)?
Sai con Phal e Cymbidium, ormai li faccio rifiorire abbastanza facilmente, mentre con Catt., Brassocatt., e Epicatt. varie sono ancora un po'... teso :D !
Soprattutto perchè è da poco che le tengo e non sono ancora rifiorite in casa mia!!

_________________
Ciao Flavio


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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 23 ott 2005, 22:20 
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Iscritto il: 8 set 2005, 20:37
Messaggi: 1922
Località: Rotondella MT
:lol: Ma col kingianum io che c'entro?
Comunque se fa qualcosa da sotto sono germogli, i fiori li fa dall'apice.

Tornando alla cattleya... Non si può paragonare ad un cymbidium nè ad una phal. I primi vogliono notoriamente un periodo di freddo ben preciso per l'induzione a fiore, le seconde invece normalmente "non necessitano" di tale induzione col freddo, perchè in natura la stragrande maggioranza delle specie vive a temperature minime che non scendono con facilità sotto i 18 gradi.
Per le phal sarebbe il caso di dire che l'abbassamento delle temperature in senso lato, unito alla minore luminosità, le stimola a fiorire, ma se non prendessero freddo fiorirebbero ugualmente, magari in altri periodi (molte specie di phal fioriscono in estate-autunno, quindi se ne fregano del fresco autunnale, anzi...preferirebbero non riceverlo affatto).
Per i cymbidium invece non basta un abbassamento di temperatura rispetto alla media annuale, ci vuole proprio il freddo da 10 a 15 gradi sennò nisba.
Discorso questo per gli ibridi, le specie invece seguono altre regole meno generiche in base al caso.
Le cattleya hanno in base alla specie dei bisogni che differiscono di poco l'una dall'altra, non è certo il freddo che le induce a fiorire, questo per me è poco ma sicuro (se sbaglio correggetemi).
La cattleya fiorisce dal getto nuovo, quindi la fioritura è influenzata dall'andamento della crescita della pianta stessa, anche se ovviamente le condizioni avverse possono far saltare la fioritura di qualche getto.
Se in natura c'è un periodo in cui la pianta vegeta di più (pioggia-non pioggia) vuol dire che in quel periodo si forma la maggior parte dei germogli che produce in un anno, quindi il massimo della fioritura avviene fisiologicamente dopo che sia trascorso il tempo necessario a formare i fiori, dopo che i getti sono nati.
In linea di massima se le cattleya prendono freddo si bloccano, quindi la fioritura che occorre nei mesi invernali qui da noi è determinata da pseudobulbi cresciuti in estate-autunno. Altre specie producono il getto in primavera e fioriscono in estate, per poi passare il resto dell'anno ad oziare. Gli ibridi fanno un pò quel che gli pare, alcuni fanno getti e fiori in continuazione per fermarsi solo durante il freddo acuto.

Scusate la lunghezza, comunque quel che ti posso dire io è che le cattleya vanno tenute al caldo; in più quando vedi che stanno per prepararsi a fiorire cerca di non fargli prendere qualche accidente climatico (regola che estenderei a tutte le orchidee).

Ciao,
fil.


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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24 ott 2005, 11:41 
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Iscritto il: 21 ago 2005, 10:54
Messaggi: 456
Località: Bergamo
Cita:
Ma col kingianum io che c'entro?


Scusami hai ragione! Non c'entri niente! Mi son confuso con Matteovesco!

Cita:
Scusate la lunghezza


:D ... oltretutto mi chiedi anche scusa! Beh ti dico un grazie colossale!!
Non solo sei stato chiarissimo, ma con la tua "lungaggine" mi hai tolto un sacco di piccoli dubbi che avevo.

Grazie ancora!!

_________________
Ciao Flavio


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