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 Oggetto del messaggio: SP Cattleya aclandiae
MessaggioInviato: 5 gen 2009, 15:32 
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Iscritto il: 16 ago 2005, 15:34
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Località: Roma
Cattleya aclandiae

Foto della pianta e del Fiore

Questa foto è stata fatta da Claudio lo scorso anno alla mostra di MPC allo stand di Riboni, la pianta è stata medagliata con il bronzo, erano comunque tre piante sullo stesso tronco.
Se avete una foto del fiore di una pianta da voi coltivata mandatemela che la inserisco.

Immagine


Storia

Una splendida miniatura che non puo assolutamente mancare nella serra di un collezionista.
Prende il nome dalla dedica del Dr. Lindley a Lady Ackland, moglie di uno dei piu grandi coltivatori dell’epoca, Sir Thomas Ackland che riusci a coltivarla con successo e a farla fiorire nel 1840.

Habitat naturale

Cresce sui tronchi degli alberi in un limitatissimo areale, dello stato brasiliano di Bahia, vicino l’oceano ad una altitudine di pochi metri sul livello del mare la zona infatti è da ritenersi pianeggiante e decisamente umida a causa dalla dolce ed umida brezza marina. La specie vive in zone decisamente umide, in cui domina (o meglio, dominava) la cosiddetta "mata atlantica", cioè la foresta tropicale (stile giungla) che si sviluppava, originariamente, lungo le coste dal sud del Brasile fino ad unirsi, a nord, alla foresta amazzonica.
L'intero areale dell'aclandiae, che gravita grossomodo intorno alla Bahia de todos dos Santos, è pianeggiante e al massimo, nella parte più interna della zona di diffusione, può arrivare a qualche decina di metri s.l.m., in quanto essa si spinge all'interno solo lungo il corso di un paio di fiumi e per non più di 100 km.


La pianta

Appartiene al gruppo delle Cattleye Bifoliate ed è una pianta dalla ridottissima dimensione, gli pseudobulbi misurano dagli 8 ai 10 centimetri di forma cilindrica ed un po piu larghi nella parte superiore rispetto alla base, hanno due foglie coriacee lunghe al massimo 4 o 5 centimetri. Può produrre anche due vegetazioni in un anno e quindi andare due volte in fioritura.
E’ una pianta da serra intermedia calda, non sopporta temperature inferiori 16-17°C in inverno, in estate sta benissimo con minime notturne 20-22°C e con massime fino ai 30°C e più. Anche qui le temperature massime possono essere anche piu elevate ma è necessaria una buona ventilazione ed una elevata umidità mai sotto l’80%.
Per avere buona fioritura è necessario fornire un periodo di riposo asciutto in inverno, ma la pianta non deve rimanere per lunghi periodi senza acqua, quindi concedere quelle piccole annaffiature che mantengono la pianta in ottima forma, le annaffiature riprenderanno regolari quando comparirà la nuova vegetazione.
Normalmente viene coltivata su supporti di sughero, zattera, è necessario fare attenzione pero a mantenere l’eventuale sfagno inserito tra la pianta ed il supporto non troppo bagnato, anzi prima di procedere con la successiva annaffiatura lo sfagno dovrà essere asciutto altrimenti le radici marciscono molto velocemente, quindi nel montare la pianta utilizzare poco o niente sfagno.
La Cattleya aclandiae necessita di tutta la luce che possiamo darle, infatti se ben coltivata la colorazione delle foglie assume la classica picchiettatura rossastra, indice di abbondante illuminazione.
Rinvasare la pianta soltanto quando la nuova vegetazione ha prodotto un abbozzo di radice, soltanto cosi si garantisce un veloce attecchimento.
E’ spesso utilizzata nelle ibridazioni perche le piante ottenute sono di forma abbastanza compatta con fiori grandi e carnosi. Una particolarità è che conserva la maculatura nei fiori se ibridata con altre Cattleye bifoliate, perde questa peculiarità se ibridata con Sophronitis e Laelie. Gli ibridi ottenuti comunque produrranno la loro fioritura almeno due volte l’anno.

Il fiore

I fiori normalmente uno per pseudobulbo, a volte anche due o raramente tre, non si sviluppano da una spata ma dall’interno della pagina della foglia all’estremità dello pseudobulbo, sono di consistenza cerosa e duratura, hanno una colorazione dei petali e dei sepali che va dal verde al giallino tigrati di porpora molto scuro, a volte tendente anche al nero. Molto grandi rispetto alla dimensione della pianta, raggiungono anche i 10 centimetri e sono profumatissimi.

Periodo di fioritura

La stagione della fioritura è l’alta primavera e l’estate.

Difficoltà di coltivazione

Molto difficile
E’ generalmente riconosciuta come la specie di Cattleya di più difficile coltivazione; quindi, a dispetto delle notevoli qualità, non è pianta per chi si voglia cimentare per la prima volta con questo genere


Esperienza personale

Ho questa pianta da una paio di anni, pianta presa molto giovane e spero possa andare in fioritura la prossima primavera, è molto adatta a chi come me non ha molto spazio a disposizione per la coltivazione.
La tengo montata su zattera di sughero con pochissimo sfagno in modo da consentire alle radici di asciugare abbastanza velocemente dopo l’annaffiatura, ricordo infatti che un ristagno d’acqua può provocare un veloce degrado ed un inevitabile marciume dell’apparato radicale. Emette delle lunghe radici che possono arrivare anche a diverse decine di centimetri.
La tengo in serra in uno dei punti più luminosi, raggiunta anche da raggi del sole diretti, le sue foglie hanno assunto la classica picchiettarura rossastra, la concimo regolarmente ogni 15 giorni (sempre bagnando la parte radicale prima della concimazione) la immergo una volta ogni 15 giorni in una bacinella con acqua da osmosi e do qualche spruzzatina giornaliera nei periodi più caldi.
Le temperature sono chiaramente quelle che riesco a dargli, freddine in inverno, circa 12°C di minima notturna e quello che si riesce a raggiungere di giorno in serra (intorno ai 15-16°C), in estate la situazione cambia notevolmente con minime di 20°C e massime che arrivano anche oltre i 40°C. Mantengo in inverno una umidità del 50% ed in estate dell’80%.

Le informazioni sono state acquisite in rete, da alcuni testi, e da dettagli passatemi gentilmente dall'amico Ronin e dalla cara Wanda.

Aspetto vostre ulteriori informazioni.

Ciao a tutti

Laser

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