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dall'impollinazione alla semina SENZA CAPPA STERILE
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Pagina 2 di 13

Autore:  halioscia [ 20 mag 2008, 16:57 ]
Oggetto del messaggio: 

Grazie mille!!!
...allora vada per un bilanciato :)!

Autore:  Giulio.f [ 20 mag 2008, 17:07 ]
Oggetto del messaggio: 

roby ha scritto:
Ciao
Credo che possa andar bene un qualsiasi concime che usi per le orchidee.
Liquido non saprei il problema è capire la dose.


Scusate se mi intrometto, volevo solo dire che quella "ricetta" fu per le mie prime semine, basandomi su quel poco che allora si trovava in rete.
Dopo decinaia di prove sono giunto alla conclusione che:
1) la maggior parte degli ingredienti 'segreti' non serve ad un benedetto ciufolo.
2) il carbone può essere di beneficio solo se i protocormi sono lenti a crescere e/o si prolunga molto il ripicchettaggio (più di anno).
3) fertilizzanti diversi (sempre però più o meno bilanciati) hanno dato risultati identici, per cui marca e composizione esatta lasciano il tempo che trovano. Quello che usate normalmente va più che bene. Come 'quantità' il mitico "1 grammo per litro" va sempre bene.
4) L'omogeneizzato di banana, nella quantità scientificamente determinata di un barattolino per neonati per litro d'acqua :) è estremamente utile con le phalaenopsis, sia in semina (come percentuale di germinazione per quelle riluttanti) che in ripicchettaggio (come velocità di crescita). Provare per credere :)

Giulio

Autore:  roby [ 20 mag 2008, 19:03 ]
Oggetto del messaggio: 

Giulio.f ha scritto:
roby ha scritto:
Ciao
Credo che possa andar bene un qualsiasi concime che usi per le orchidee.
Liquido non saprei il problema è capire la dose.


Scusate se mi intrometto, volevo solo dire che quella "ricetta" fu per le mie prime semine, basandomi su quel poco che allora si trovava in rete.
Dopo decinaia di prove sono giunto alla conclusione che:
1) la maggior parte degli ingredienti 'segreti' non serve ad un benedetto ciufolo.
2) il carbone può essere di beneficio solo se i protocormi sono lenti a crescere e/o si prolunga molto il ripicchettaggio (più di anno).
3) fertilizzanti diversi (sempre però più o meno bilanciati) hanno dato risultati identici, per cui marca e composizione esatta lasciano il tempo che trovano. Quello che usate normalmente va più che bene. Come 'quantità' il mitico "1 grammo per litro" va sempre bene.
4) L'omogeneizzato di banana, nella quantità scientificamente determinata di un barattolino per neonati per litro d'acqua :) è estremamente utile con le phalaenopsis, sia in semina (come percentuale di germinazione per quelle riluttanti) che in ripicchettaggio (come velocità di crescita). Provare per credere :)

Giulio


Infatti quella è la tua ricetta :D , quando dovetti comprare il concime per le orchidee mi ricordai che nel tuo articolo si parlava di quel concime, per cui visto che non trovavo niente di meglio presi quello.
Ovviamente da qualche parte dovevo pur iniziare, e iniziai con la tua ricetta tanto per andare sul sicuro.
La banana l'ho usata nel ripicchettaggio, ma visto che poi ho deciso di non seguire la strada classica, non ho documentazione fotografica con questo substrato.
Da qualche parte ho letto che da ottimi risultati anche l'acqua di cocco, oppure il succo d'ananas in quantità di circa 30 ml litro.

Ciao
Roberto

Autore:  halioscia [ 21 mag 2008, 9:05 ]
Oggetto del messaggio: 

Grazie Giulio e grazie Roby per la vostra disponibilità..ed esperienza!! :D
Mi interessava la "ricetta" del mezzo di coltura perchè volevo provare la "coltura del nodo" della phal dopo aver letto qua e anche sul fantastico libro "Le orchidee in casa" di Rebecca Tyson Northen.
...a questo punto userei un fertilizzante NPK bilanciato (il mio è 3-4-5 e credo non vada troppo bene!!) ...e l'omogeneizzato di banana :mrgreen: !!
Grazie ancora!!!
Alice

Autore:  roby [ 21 mag 2008, 9:44 ]
Oggetto del messaggio: 

halioscia ha scritto:
Grazie Giulio e grazie Roby per la vostra disponibilità..ed esperienza!! :D
Mi interessava la "ricetta" del mezzo di coltura perchè volevo provare la "coltura del nodo" della phal dopo aver letto qua e anche sul fantastico libro "Le orchidee in casa" di Rebecca Tyson Northen.
...a questo punto userei un fertilizzante NPK bilanciato (il mio è 3-4-5 e credo non vada troppo bene!!) ...e l'omogeneizzato di banana :mrgreen: !!
Grazie ancora!!!
Alice


Ciao alioshia, un piccolo suggerimento, poni moltissima cura nella sterilizzazione del nodo, fai il possibile affinchè sia super pulito, se così non fosse presto ti ritrovi con le muffe e a quel punto difficile salvare l'eperimento.
Appena possibile con la prof Piera vi mostreremo i nostri risultati :wink:

Ciao

Autore:  Giulio.f [ 21 mag 2008, 10:39 ]
Oggetto del messaggio: 

halioscia ha scritto:
Mi interessava la "ricetta" del mezzo di coltura perchè volevo provare la "coltura del nodo" della phal dopo aver letto


Allora mettici la polvere di carbone attivo. Questo perchè i 'pezzetti' dello stelo hanno la bruttissima abitudine di produrre degli essudati fenolici con i quali la minitalea cerca di ammazzarsi da sola. Il carbone serve ad assorbire le tossine prodotte.

Giulio

Autore:  halioscia [ 21 mag 2008, 12:02 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Ciao alioshia, un piccolo suggerimento, poni moltissima cura nella sterilizzazione del nodo, fai il possibile affinchè sia super pulito, se così non fosse presto ti ritrovi con le muffe e a quel punto difficile salvare l'eperimento.
Appena possibile con la prof Piera vi mostreremo i nostri risultati

Nuuuuuu!! Che bravi!Non vedo l'ora di vederli!!
Ok, massima attenzione alla sterilizzazione e disinfettamento!;)
Grazie roby!
Cita:
Allora mettici la polvere di carbone attivo. Questo perchè i 'pezzetti' dello stelo hanno la bruttissima abitudine di produrre degli essudati fenolici con i quali la minitalea cerca di ammazzarsi da sola. Il carbone serve ad assorbire le tossine prodotte.

Grazie Giulio!
Avevo letto che se il substrato di coltura si "tinge" di nero bisogna cambiarlo...ora credo di aver capito perchè!:)

Autore:  celtico [ 21 mag 2008, 12:54 ]
Oggetto del messaggio: 

roby ha scritto:
Da qualche parte ho letto che da ottimi risultati anche l'acqua di cocco, oppure il succo d'ananas in quantità di circa 30 ml litro.


L'acqua di cocco o endosperma liquido di cocco contiene la prima citochinina naturale scoperta, la zeatina.
Penso , quindi che possa dare ottimi risultati.
Volevo però dire che le citochinine e anche le auxine, tra cui il NAA contenuto nel 66f, sono termolabili e quindi se le aggiungi al terreno prima di bollire, si degradano.
Bisogna trovare il modo di sterilizzarle senza superare i 50-60°C.

Autore:  roby [ 21 mag 2008, 14:28 ]
Oggetto del messaggio: 

La sterilizzazione dei barattoli con dentro la brodaglia si deve fare assolutamente.
Io non ho le conoscenze per confutare quanto hai affermato, però vorrei porti una domanda.
Avrò letto almeno una decina di protocolli di esperimenti condotti nei vari laboratori e spessissimo si parla di banana, acqua di cocco, e specialmente di NAA. Ovviamente loro sterilizzano il brodo primordiale in autoclave, e anche li la temperatura arriva a 120°.
La domanda è questa come si spiega che continuano ad inserirle nel medium le auxine se sono termolabili?

Ciao
Roberto

Autore:  halioscia [ 21 mag 2008, 14:54 ]
Oggetto del messaggio: 

celtico ha scritto:
roby ha scritto:
Da qualche parte ho letto che da ottimi risultati anche l'acqua di cocco, oppure il succo d'ananas in quantità di circa 30 ml litro.


L'acqua di cocco o endosperma liquido di cocco contiene la prima citochinina naturale scoperta, la zeatina.
Penso , quindi che possa dare ottimi risultati.
Volevo però dire che le citochinine e anche le auxine, tra cui il NAA contenuto nel 66f, sono termolabili e quindi se le aggiungi al terreno prima di bollire, si degradano.
Bisogna trovare il modo di sterilizzarle senza superare i 50-60°C.

Grazie per il contributo celtico!
...anch'io avrei qualche dubbio sul fatto che citochinine e auxine siano termolabili. Inoltre per sterilizzare bisogna arrivare almeno a 100°C...e aggiungerle dopo la vedo difficile, anche perchè l'agar agar dovrebbe solidificarsi!
Ci sapresti aiutare!?
Grazie.
Alice

Autore:  celtico [ 21 mag 2008, 15:25 ]
Oggetto del messaggio: 

Io sto scrivendo la tesi su queste cose, quindi le ho provate.
Gli ormoni si tengono in frigo e le auxine anche al buio perchè sono anche fotolabili.
Quando sono sotto cappa, aggiungo gli ormoni, già sterilizzati per microfiltrazione, al terreno liquido, ma a 50-60°C cioè dopo averlo sterilizzato e lasciato raffreddare un pò.
Preciso che non ho mai fatto esperimenti su orchidee, ma le differenze sono solo sulla composizione del terreno.
E' ovvio che in casa manca la cappa ed è pure difficile procurare i microfiltri, quindi bisogna inventarsi qualcosa.

Per quando riguarda i "frullati di frutta" si usano perchè contengono un pò di ormoni ed è più semplice ed economico comperare dei cocchi piuttosto che citochinine sintetiche. Inoltre anche le vitamine contenute nella frutta e credo anche nel 66f, hanno un effetto positivo sulla crescita e ne motivano l'utilizzo.

Per gli articoli che ci sono in rete, la spiegazione è semplice: gli ormoni si usano in concentrazioni bassissime (micromolari). Dopo la cottura, può darsi che una piccola percentuale di ormoni sia rimasto integro, quindi se ne usi una dose enorme, potrebbe essere che ne rimanga una dose minima, ma sufficiente. Facendo cosi però si va a caso e ad ogni esperimento non sai cosa ti sia rimasto.

Chiedete pure su queste cose, perchè ne so un pò di più rispetto alla coltivazione delle orchidee, dove invece sono un principiante.

Autore:  roby [ 21 mag 2008, 15:43 ]
Oggetto del messaggio: 

Questa cosa mi piace moltissimo
Ti spiego perchè mi piace:

Ho eseguito una nuova semina con semi di angraecum calceolus.
Ho voluto provare quanto il 66F fosse importante nella germinazione dei semi, per cui ho effettuato delle piccole varianti e in particolare ho preparato il composto di semina senza 66F.
- 3 barattoli li ho seminati sul terreno senza 66F
- in 1 barattolo ho spruzzato sopra i semi la solita soluzione di varechina allo 0,5% con aggiunta di 66F
- in 1 barattolo la soluzione di varechina + 66F + siapton
l'aggiunta è stata effettuata a freddo

Cosa mi aspetto?
Solo di capire se il 66F o il siapton combinato al 66F inducano i semi a germinare prima.

Vi terrò informati, peccato che i tempi di germinazione per questa pianta è di diversi mesi :cry:

Grazie
Roberto

Autore:  celtico [ 21 mag 2008, 15:57 ]
Oggetto del messaggio: 

Hai lo spirito del ricercatore, bravo! :P

Sono curioso anche io dei risultati.

Ti suggerisco anche un'altra cosa: se hai voglia, prova a fare dei vasetti aumentando la concentrazione di varechina (0,5 1 1,5 ...) e vedi qual è la tolleranza massima. Ovviamente usa piante che puoi sacrificare. Una volta scoperta la dose massima sarà più semplice evitare gli inquinamenti senza uccidere i tessuti e diventa cosi possibile coltivare non solo i semi, ma anche gli steli e le foglie.

Autore:  halioscia [ 21 mag 2008, 17:57 ]
Oggetto del messaggio: 

Wow! Grazie celtico, direi proprio che siam in buone mani! :)
Cita:
Quando sono sotto cappa, aggiungo gli ormoni, già sterilizzati per microfiltrazione, al terreno liquido, ma a 50-60°C cioè dopo averlo sterilizzato e lasciato raffreddare un pò.

...ora ho capito in che fase li aggiungi...ma non avendo una cappa non vorrei contaminare i vasetti...farò così:
66F+ cocco o banana...qualche ormone sopravviverà no?! :D
Grazie ancora!!

Autore:  cmrlfv [ 1 giu 2008, 11:38 ]
Oggetto del messaggio: 

Avendo intenzione di utilizzare il metodo di semina senza cappa sterile da te descritto volevo avere qualche altra notizia.
In particolare mi interessava sapere quanti barattoli hanno presentato dei problemi.
Ad oggi io ho utilizzato un metodo più empirico che nonostante dasse dei successi originava anche molte fiasche con muffe,lieviti ecc.

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